Voglio aprire questo post con l'intenzione di creare una guida su come verniciare riparare o riverniciare un pezzo di carrozzeria o l'intera auto.
Ora io non essendo un carrozziere, ho chiesto qualche preventivo in giro e per riverniciare l'intera auto i prezzi vanno dai 1500 ai 2500-3000 euro dipendentemente dal tipo di lavoro, dal carrozziere, e dal fatto se fanno una sola verniciatura esterna o smontano ogni singolo componente, o se ci sono delle parti da sistemare, o si richiede una verniciatura particolare.
Ora calcolando che il grosso della spesa è proprio la manod'opera, visto che vernice, stucco e quant'altro non hanno costi così proibitivi, sarebbe bello imparare a fare dei lavori da soli per risparmiare un bel pò di soldi, visto che alla fine non siamo così impediti. Certo l'esperienza e la pratica fanno sicuramente la differenza, ma se mai si comincia mai si può arrivare a un risultato soddisfacente.
La prima domanda che mi viene in mente chiedervi è se qualcuno dei nostri utenti è un carrozziere e se può quindi illustrarci dettagliatamente tutto quello che ci serve e i passaggi da compiere partendo dalla preparazione alla verniciatura fino alla lucidatura della carrozzeria. Inutile dire che ovviamente il carrozziere è attrezzato con ambienti privi di polvere e con strumenti professionali come le pistole ad aria compressa ecc ecc
Girovagando su internet per iniziare ho trovato questo sito che descrive in modo abbastanza curato i passaggi per preparare stuccare riverniciare una automobile. La prima pagina parte dall'individuazione delle imperfezioni della carrozzeria, successivamente ci sono tutti i passaggi.
http://www.aggiustatutto.it/carrozzeria ... zione.html
Riparare/Riverniciare la carrozzeria
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Girovagando un pò su internet ho messo insieme delle informazioni che incollo direttamente. Sarebbe bello però anche dei commenti o dritte da qualcuno che lavora nel settore.
<font size=3>Carrozzeria: gli attrezzi del mestiere </font id=size3>
Fogli giornale.
Utilizzati per coprire superfici sulle quali non si vuol verniciare.
Nastro adesivo di carta.
Spatole.
Utilizzata per stendere stucco e resina. Possono essere adoperate anche per eliminare vernice che viene via a croste.
Carta vetrata.
Da tutti conosciuta. Può essere ad acqua o a secco. Nel primo caso il carteggio deve essere lubrificato con acqua.
E’ divisa in base alle dimensioni della grana. Maggiore è il valore della grana, più piccoli e superficiali saranno i solchi che essa lascerà, viceversa se il valore della grana è piccolo, i solchi saranno più profondi e difficili da ricoprire.
Da grana 20 a 100 si definisce carta vetro.
Da grana 120 a 2500 si definisce carta abrasiva.
Stucco.
Questa pasta ha lo scopo di coprire e nascondere bozzi e graffi profondi. E’ un bi-componente in quanto va unito al catalizzatore per l’essiccazione. Di solito viene steso sulla superficie con due spatole. Il rapporto stucco- catalizzatore è di una noce di stucco per un chicco di caffè di catalizzatore.
Stucco per metalli.
Si differenzia dal solito stucco in quanto è appositamente prodotto per l’utilizzo su metalli. L’applicazione resta la stessa.
Catalizzatore.
Detto anche induritore. E’ quel componente che consente a stucco, vernice, fondo riempitivo, trasparente e resina di essiccare.
Tipologie di induritori ce ne sono molte, dai liquidi ai solidi, infatti ogni prodotto ha il suo induritore specifico.
Panno antipolvere.
E’ un panno viscoso, il quale deve essere passato su tutta la superficie da verniciare subito prima di stendere il colore. Esso accompagnato ad acqua elimina polvere ed impurità dalla carrozzeria.
Pulitore anti-silicio.
E’ un liquido, che versato su un panno, e successivamente sfregato sulla superficie da verniciare, elimina grassi e sostanze siliciche ( ricordo che in presenza di queste ultime è VIETATO verniciare )
Fondo riempitivo.
Questa particolare vernice ha la caratteristica di ancorarsi ai pori dello stucco e della carrozzeria. In commercio ci sono vari tipi di esso, ottimi sono quelli che richiedono l’aggiunta del catalizzatore. Anche per quanto riguarda le colorazioni ce ne sono molte. E’ bene utilizzare un fondo di colorazione quanto più possibile vicina alla tinta della vernice che andremo ad utilizzare.
Vetroresina.
Questo prodotto, solitamente venduto in kit, è utilizzato per la riparazione, la modifica, la creazione di parti plastiche e per la chiusura di fori di piccole dimensioni su superfici metalliche.
Il kit comprende 1 barattolo, solitamente da chilo, di resina liquida, un panno di circa 1 mq e del catalizzatore e un pennello.
Per quantitativi superiori di resina è possibile acquistare barattoli da 5 kg, in questo caso il panno sarà venduto separatamente e al mq.
Preparazione:
Prima dell’applicazione carteggiare la superficie da trattare con carta vetro di grana 40.
Modi d’uso:
In base alla quantità necessaria, versare la resina liquida in un contenitore METALLICO. Dopo di che aggiungere circa il 15 % di catalizzatore, mischiare uniformemente il tutto, e con il pennello applicare la resina sulla superficie da trattare. Subito dopo, applicare il panno ricoprendo tutta la superficie precedentemente trattata e dare un ultima passata di resina liquida. Questi passaggi se ripetuti più volte danno maggior resistenza alla resina.
Utilizzare sempre guanti ed evitare il contatto con gli occhi.
Costo: 20 € circa al Kg
Resina in pasta.
Simile alla resina liquida, ma differenziandosi nella composizione e nell’applicazione. Ha un costo minore e una resistenza minore.(vedi applicazione stucco)
Aerografo.
In gergo è chiamato “pistola”. Questo strumento indispensabile consente di polverizzare (atomizzare) la vernice presente nel suo serbatoio.
In commercio ne esistono tantissimi modelli. Distinti essenzialmente per il prezzo che oscilla da 20 a 2000 € circa. Il prezzo è quello che determina la qualità. (se non siete professionisti 40-50€ bastano)
Pasta abrasiva.
Questa elimina graffi poco profondi. Nel caso in cui sia stato danneggiato il colore è inutile utilizzarla.
Polish e cera.
Questa è una particolare cera la cui funzione è quella ridonare lucentezza alla vernice vecchia e opacizzata.
I tipi più utilizzati sono:
Polish standard: da utilizzarsi dopo aver passato la pasta abrasiva, elimina quei piccoli graffi che quest’ultima lascia.
Polish extrafine: ridà lucentezza, eliminando tutti i tipi di graffi lasciati del precedente prodotto.
Cera: pasta che se periodicamente distesa sulla carrozzeria dona lucentezza nel tempo e protegge la vernice sia dai raggi solari diretti, che dagli acidi presenti negli insetti impattano sulla nostra carrozzeria.
<font size=3>Verniciare/Restaurare carrozzeria</font id=size3>
Premessa:
Verniciare con il “fai da te” il proprio scooter o auto che sia, non vuol dire essenzialmente risparmiare. Infatti c’è bisogno di TANTA PAZIENZA, voglia di mettersi in gioco e imparare.
ATTENZIONE:
Non verniciare in presenza di silicone, benzina, gasolio, oli in genere, umidità, profumi o detersivi. I vapori che questi emanano aggrediscono la superficie appena verniciata provocando non pochi danni.
Prima di iniziare con la verniciatura ripulire il luogo di lavoro da polvere e oggetti inutili e bagnare il pavimento onde evitare il sollevamento di polvere.
Preparazione:
1) Smontare TUTTE le parti che si intende verniciare, facendo particolare attenzione a come le varie parti sono state smontate in modo da non avere problemi nel rimontaggio. Riporre viti e fascette in un cassetto in modo da non smarrire nulla.
2) Osservare la superficie da trattare:
– se abbiamo di fronte una superficie con la vernice vecchia e deforme che viene via a croste, dobbiamo provvedere alla reintegrazione scartavetrando la vernice con carta vetrata la cui grana deve essere 40 – 80 – 100.
- Dopo aver rimosso completamente la vernice assicurarsi di essere arrivati al fondo (plastico o metallico), a questo punto carteggiare la superficie con grana 250 – 300 o 350.
Assicurarsi che la superficie risulti perfettamente liscia, controllando l’aiuto di un faretto in quanto nel 99% dei casi risulta piana al tatto, ma effettivamente non lo è, infatti nel momento in cui si andrà a verniciare verranno fuori difetti sulla vernice.
– Nel caso in cui la superficie presenti graffi profondi o deformazioni leggere procedere con dello stucco ed attendere circa 1 ora per l’essiccazione completa.
– Invece, in presenza di crepe o evidenti spaccature dovremo agire con della vetroresina, anch’essa bi-componente (è preferibile utilizzare resina liquida, cioè applicabile con pennello, in quanto più comoda e più efficiente. Ovviamente più costosa. Di solito la resina “normale” costa sui 5 € mentre quella liquida circa 20 €).
Una volta preparata applicare un primo strato di resina con il pennello, poi servirsi del tessuto compreso nella scatola ed infine dare un ultima passata di resina con il pennello. Attendere la reazione e la successiva essicazione. (1/2h circa)
Una volta reintegrata la superficie, levigarla con carta abrasiva con grana max 350. Non utilizzare un numero di grana superiore, in quanto in questo caso il fondo riempitivo non riuscirebbe ad ancorarsi del tutto alla superficie perché troppo liscia. Al contrario, al di sotto del numero di grana detto si verificheranno righi e graffi molto visibili anche dopo l’applicazione del fondo.
APPLICAZIONE FONDO.
Quest’ultimo è molto denso, e la pistola può trovare difficoltà nel polverizzarlo.
Quindi, mischiare fondo riempitivo scelto e catalizzatore con rapporto 1:0,5 e man mano aggiungere diluente ( sempre in piccole quantità) fin quando non siamo sicuri che la pistola spruzzi in modo perfetto il prodotto. (facendo più prove su una superficie di prova).
Applicare 2 passate di fondo: con la prima ricopriamo quasi tutta la superficie, senza particolare precisione. Mentre con la seconda passata ricoprire tutta la superficie, in modo uniforme.
Attendere l’essiccazione del fondo. (24 h abbondanti)
Nuovamente con l’aiuto del faretto controllare eventuali sbavature, granelli di polvere, e altre imperfezioni, intervenendo con carta vetro 350, così da levigare il tutto.
Ri-carteggiare tutta la superficie con carta 350, applicando una pressione molto leggera della mano.
Da ora la precisione e l’attenzione saranno la chiave del risultato finale.
Preparare la miscela di vernice scelta, con la quale verranno si dovranno applicare tre strati.
Il primo deve essere una vera e propria spolverata, molto leggera.
Il secondo leggermente più preciso, ricoprendo i vuoti dalla prima mano.
Mentre il terzo e ultimo strato sarà preciso e perfetto.
Le passate dovranno essere date partendo dalle zone più esterne e periferiche del pezzo, arrivando successivamente alle zone facilmente verniciabili.
Fra una mano e l’altra attendere circa 15-20 minuti.
Vanno applicati 3 differenti strati perché in questo modo la vernice acquisisce resistenza agli urti e si evita il rischio di un eventuale increspamento.
Penultimo passaggio è quello dell’applicazione del lucido.
Anch’esso è molto denso e in più nel momento in cui viene polverizzato dalla pistola provoca una nuvola di fumi. Quindi è molto pericoloso effettuare questa operazione in locali chiusi.
Dopo aver amalgamato per bene catalizzatore e lucido (e se necessario anche acqua ragia) stendere la prima mano dopo aver constatato che la vernice sottostante, se sfiorata con un dito, non venga via.
Avere particolare attenzione in questa fase, passando il lucido prima sulle parti più scomode da raggiungere, come ad esempio una piega particolare della carrozzeria, o nelle parti interne del pezzo. Lo spessore dello strato di lucido non deve essere elevato, poiché uno spessore elevato potrebbe ritardare anche notevolmente l’essiccazione della vernice (anche diversi mesi) e in questo frangente urti accidentali rovinerebbero la carrozzeria finita. Lasciare essiccare il tutto per 24h.
N.B.
La pistola dopo ogni operazione ripulirla e sciacquarla con diluente alla NITRO
A lavoro ultimato è possibile intervenire sulle PICCOLE imperfezioni con la lucidatura.
<font size=3>La lucidatura </font id=size3>
La lucidatura consente di restituire lucentezza e freschezza a vernici vecchie ed opache. E’ realizzabile su qualsiasi tipo di superficie.
Come procedere:
Prima di iniziare il lavoro, lavare tutta la superficie del veicolo con del sapone, ed asciugarla scrupolosamente.
Gli strumenti necessari per la lucidatura sono:
Flex a velocità variabile (oppure mano);
Polisch (qui i vari tipi).
Il miglior risultato si ottiene utilizzando il flex.
Nel caso in cui non possedete questo strumento, allora dovrete procedere a mano, ma il tutto sarà più faticoso e probabilmente il risultato sarà qualitativamente inferiore a quello fatto con il flex.
Nel procedere con il flex, assicuratevi si avvitare per bene il tampone di cotone idrofilo al lucidatore e successivamente versare sulla superficie da trattare una quantità di polish di circa 10 cmq.
A mano, invece, dovrete strofinare il cotone idrofilo (ovatta) sulla superficie con movimento rotatorio uniforme e sempre nella stessa direzione.
Attenzione prima di iniziare la lucidatura assicurarvi che il tampone sia privo di impurità e non vi sia polvere al suo interno, in quanto potreste correre il rischio di rigare l’intera superficie.
Dividere la superficie da lucidare in zone. Cioè lucidando piccole porzioni, ad esempio del cofano, con larghezza mediamente di tre palmi, procedendo così per tutto il cofano. Finito il cofano, passare ad un altro pezzo, e così via.
Lucidando con flex stare attenti a non surriscaldare la superficie (adottare una velocità di rotazione livello 2 max 3) in quanto potrete provocare danni alla vernice. Nel caso in cui vi accorgiate del surriscaldamento lubrificare la superficie con getti d’acqua.
Terminata tutta la lucidatura, lavare con dello shampoo l’intera area lucidata, facendo particolare attenzione nel rimuovere il polish dalle zone plastiche in quanto se vi è l’essiccamento della cera su plastica, quest’ultima rimarrà macchiata per sempre.
<font size=3>Carrozzeria: gli attrezzi del mestiere </font id=size3>
Fogli giornale.
Utilizzati per coprire superfici sulle quali non si vuol verniciare.
Nastro adesivo di carta.
Spatole.
Utilizzata per stendere stucco e resina. Possono essere adoperate anche per eliminare vernice che viene via a croste.
Carta vetrata.
Da tutti conosciuta. Può essere ad acqua o a secco. Nel primo caso il carteggio deve essere lubrificato con acqua.
E’ divisa in base alle dimensioni della grana. Maggiore è il valore della grana, più piccoli e superficiali saranno i solchi che essa lascerà, viceversa se il valore della grana è piccolo, i solchi saranno più profondi e difficili da ricoprire.
Da grana 20 a 100 si definisce carta vetro.
Da grana 120 a 2500 si definisce carta abrasiva.
Stucco.
Questa pasta ha lo scopo di coprire e nascondere bozzi e graffi profondi. E’ un bi-componente in quanto va unito al catalizzatore per l’essiccazione. Di solito viene steso sulla superficie con due spatole. Il rapporto stucco- catalizzatore è di una noce di stucco per un chicco di caffè di catalizzatore.
Stucco per metalli.
Si differenzia dal solito stucco in quanto è appositamente prodotto per l’utilizzo su metalli. L’applicazione resta la stessa.
Catalizzatore.
Detto anche induritore. E’ quel componente che consente a stucco, vernice, fondo riempitivo, trasparente e resina di essiccare.
Tipologie di induritori ce ne sono molte, dai liquidi ai solidi, infatti ogni prodotto ha il suo induritore specifico.
Panno antipolvere.
E’ un panno viscoso, il quale deve essere passato su tutta la superficie da verniciare subito prima di stendere il colore. Esso accompagnato ad acqua elimina polvere ed impurità dalla carrozzeria.
Pulitore anti-silicio.
E’ un liquido, che versato su un panno, e successivamente sfregato sulla superficie da verniciare, elimina grassi e sostanze siliciche ( ricordo che in presenza di queste ultime è VIETATO verniciare )
Fondo riempitivo.
Questa particolare vernice ha la caratteristica di ancorarsi ai pori dello stucco e della carrozzeria. In commercio ci sono vari tipi di esso, ottimi sono quelli che richiedono l’aggiunta del catalizzatore. Anche per quanto riguarda le colorazioni ce ne sono molte. E’ bene utilizzare un fondo di colorazione quanto più possibile vicina alla tinta della vernice che andremo ad utilizzare.
Vetroresina.
Questo prodotto, solitamente venduto in kit, è utilizzato per la riparazione, la modifica, la creazione di parti plastiche e per la chiusura di fori di piccole dimensioni su superfici metalliche.
Il kit comprende 1 barattolo, solitamente da chilo, di resina liquida, un panno di circa 1 mq e del catalizzatore e un pennello.
Per quantitativi superiori di resina è possibile acquistare barattoli da 5 kg, in questo caso il panno sarà venduto separatamente e al mq.
Preparazione:
Prima dell’applicazione carteggiare la superficie da trattare con carta vetro di grana 40.
Modi d’uso:
In base alla quantità necessaria, versare la resina liquida in un contenitore METALLICO. Dopo di che aggiungere circa il 15 % di catalizzatore, mischiare uniformemente il tutto, e con il pennello applicare la resina sulla superficie da trattare. Subito dopo, applicare il panno ricoprendo tutta la superficie precedentemente trattata e dare un ultima passata di resina liquida. Questi passaggi se ripetuti più volte danno maggior resistenza alla resina.
Utilizzare sempre guanti ed evitare il contatto con gli occhi.
Costo: 20 € circa al Kg
Resina in pasta.
Simile alla resina liquida, ma differenziandosi nella composizione e nell’applicazione. Ha un costo minore e una resistenza minore.(vedi applicazione stucco)
Aerografo.
In gergo è chiamato “pistola”. Questo strumento indispensabile consente di polverizzare (atomizzare) la vernice presente nel suo serbatoio.
In commercio ne esistono tantissimi modelli. Distinti essenzialmente per il prezzo che oscilla da 20 a 2000 € circa. Il prezzo è quello che determina la qualità. (se non siete professionisti 40-50€ bastano)
Pasta abrasiva.
Questa elimina graffi poco profondi. Nel caso in cui sia stato danneggiato il colore è inutile utilizzarla.
Polish e cera.
Questa è una particolare cera la cui funzione è quella ridonare lucentezza alla vernice vecchia e opacizzata.
I tipi più utilizzati sono:
Polish standard: da utilizzarsi dopo aver passato la pasta abrasiva, elimina quei piccoli graffi che quest’ultima lascia.
Polish extrafine: ridà lucentezza, eliminando tutti i tipi di graffi lasciati del precedente prodotto.
Cera: pasta che se periodicamente distesa sulla carrozzeria dona lucentezza nel tempo e protegge la vernice sia dai raggi solari diretti, che dagli acidi presenti negli insetti impattano sulla nostra carrozzeria.
<font size=3>Verniciare/Restaurare carrozzeria</font id=size3>
Premessa:
Verniciare con il “fai da te” il proprio scooter o auto che sia, non vuol dire essenzialmente risparmiare. Infatti c’è bisogno di TANTA PAZIENZA, voglia di mettersi in gioco e imparare.
ATTENZIONE:
Non verniciare in presenza di silicone, benzina, gasolio, oli in genere, umidità, profumi o detersivi. I vapori che questi emanano aggrediscono la superficie appena verniciata provocando non pochi danni.
Prima di iniziare con la verniciatura ripulire il luogo di lavoro da polvere e oggetti inutili e bagnare il pavimento onde evitare il sollevamento di polvere.
Preparazione:
1) Smontare TUTTE le parti che si intende verniciare, facendo particolare attenzione a come le varie parti sono state smontate in modo da non avere problemi nel rimontaggio. Riporre viti e fascette in un cassetto in modo da non smarrire nulla.
2) Osservare la superficie da trattare:
– se abbiamo di fronte una superficie con la vernice vecchia e deforme che viene via a croste, dobbiamo provvedere alla reintegrazione scartavetrando la vernice con carta vetrata la cui grana deve essere 40 – 80 – 100.
- Dopo aver rimosso completamente la vernice assicurarsi di essere arrivati al fondo (plastico o metallico), a questo punto carteggiare la superficie con grana 250 – 300 o 350.
Assicurarsi che la superficie risulti perfettamente liscia, controllando l’aiuto di un faretto in quanto nel 99% dei casi risulta piana al tatto, ma effettivamente non lo è, infatti nel momento in cui si andrà a verniciare verranno fuori difetti sulla vernice.
– Nel caso in cui la superficie presenti graffi profondi o deformazioni leggere procedere con dello stucco ed attendere circa 1 ora per l’essiccazione completa.
– Invece, in presenza di crepe o evidenti spaccature dovremo agire con della vetroresina, anch’essa bi-componente (è preferibile utilizzare resina liquida, cioè applicabile con pennello, in quanto più comoda e più efficiente. Ovviamente più costosa. Di solito la resina “normale” costa sui 5 € mentre quella liquida circa 20 €).
Una volta preparata applicare un primo strato di resina con il pennello, poi servirsi del tessuto compreso nella scatola ed infine dare un ultima passata di resina con il pennello. Attendere la reazione e la successiva essicazione. (1/2h circa)
Una volta reintegrata la superficie, levigarla con carta abrasiva con grana max 350. Non utilizzare un numero di grana superiore, in quanto in questo caso il fondo riempitivo non riuscirebbe ad ancorarsi del tutto alla superficie perché troppo liscia. Al contrario, al di sotto del numero di grana detto si verificheranno righi e graffi molto visibili anche dopo l’applicazione del fondo.
APPLICAZIONE FONDO.
Quest’ultimo è molto denso, e la pistola può trovare difficoltà nel polverizzarlo.
Quindi, mischiare fondo riempitivo scelto e catalizzatore con rapporto 1:0,5 e man mano aggiungere diluente ( sempre in piccole quantità) fin quando non siamo sicuri che la pistola spruzzi in modo perfetto il prodotto. (facendo più prove su una superficie di prova).
Applicare 2 passate di fondo: con la prima ricopriamo quasi tutta la superficie, senza particolare precisione. Mentre con la seconda passata ricoprire tutta la superficie, in modo uniforme.
Attendere l’essiccazione del fondo. (24 h abbondanti)
Nuovamente con l’aiuto del faretto controllare eventuali sbavature, granelli di polvere, e altre imperfezioni, intervenendo con carta vetro 350, così da levigare il tutto.
Ri-carteggiare tutta la superficie con carta 350, applicando una pressione molto leggera della mano.
Da ora la precisione e l’attenzione saranno la chiave del risultato finale.
Preparare la miscela di vernice scelta, con la quale verranno si dovranno applicare tre strati.
Il primo deve essere una vera e propria spolverata, molto leggera.
Il secondo leggermente più preciso, ricoprendo i vuoti dalla prima mano.
Mentre il terzo e ultimo strato sarà preciso e perfetto.
Le passate dovranno essere date partendo dalle zone più esterne e periferiche del pezzo, arrivando successivamente alle zone facilmente verniciabili.
Fra una mano e l’altra attendere circa 15-20 minuti.
Vanno applicati 3 differenti strati perché in questo modo la vernice acquisisce resistenza agli urti e si evita il rischio di un eventuale increspamento.
Penultimo passaggio è quello dell’applicazione del lucido.
Anch’esso è molto denso e in più nel momento in cui viene polverizzato dalla pistola provoca una nuvola di fumi. Quindi è molto pericoloso effettuare questa operazione in locali chiusi.
Dopo aver amalgamato per bene catalizzatore e lucido (e se necessario anche acqua ragia) stendere la prima mano dopo aver constatato che la vernice sottostante, se sfiorata con un dito, non venga via.
Avere particolare attenzione in questa fase, passando il lucido prima sulle parti più scomode da raggiungere, come ad esempio una piega particolare della carrozzeria, o nelle parti interne del pezzo. Lo spessore dello strato di lucido non deve essere elevato, poiché uno spessore elevato potrebbe ritardare anche notevolmente l’essiccazione della vernice (anche diversi mesi) e in questo frangente urti accidentali rovinerebbero la carrozzeria finita. Lasciare essiccare il tutto per 24h.
N.B.
La pistola dopo ogni operazione ripulirla e sciacquarla con diluente alla NITRO
A lavoro ultimato è possibile intervenire sulle PICCOLE imperfezioni con la lucidatura.
<font size=3>La lucidatura </font id=size3>
La lucidatura consente di restituire lucentezza e freschezza a vernici vecchie ed opache. E’ realizzabile su qualsiasi tipo di superficie.
Come procedere:
Prima di iniziare il lavoro, lavare tutta la superficie del veicolo con del sapone, ed asciugarla scrupolosamente.
Gli strumenti necessari per la lucidatura sono:
Flex a velocità variabile (oppure mano);
Polisch (qui i vari tipi).
Il miglior risultato si ottiene utilizzando il flex.
Nel caso in cui non possedete questo strumento, allora dovrete procedere a mano, ma il tutto sarà più faticoso e probabilmente il risultato sarà qualitativamente inferiore a quello fatto con il flex.
Nel procedere con il flex, assicuratevi si avvitare per bene il tampone di cotone idrofilo al lucidatore e successivamente versare sulla superficie da trattare una quantità di polish di circa 10 cmq.
A mano, invece, dovrete strofinare il cotone idrofilo (ovatta) sulla superficie con movimento rotatorio uniforme e sempre nella stessa direzione.
Attenzione prima di iniziare la lucidatura assicurarvi che il tampone sia privo di impurità e non vi sia polvere al suo interno, in quanto potreste correre il rischio di rigare l’intera superficie.
Dividere la superficie da lucidare in zone. Cioè lucidando piccole porzioni, ad esempio del cofano, con larghezza mediamente di tre palmi, procedendo così per tutto il cofano. Finito il cofano, passare ad un altro pezzo, e così via.
Lucidando con flex stare attenti a non surriscaldare la superficie (adottare una velocità di rotazione livello 2 max 3) in quanto potrete provocare danni alla vernice. Nel caso in cui vi accorgiate del surriscaldamento lubrificare la superficie con getti d’acqua.
Terminata tutta la lucidatura, lavare con dello shampoo l’intera area lucidata, facendo particolare attenzione nel rimuovere il polish dalle zone plastiche in quanto se vi è l’essiccamento della cera su plastica, quest’ultima rimarrà macchiata per sempre.
Aggiungo a tutto ciò quanto mi ha detto il mio lavaggista (ex operaio di carrozzeria) e restauratore per hobby:
- quando si vernicia in un locale non appositamente studiato e si devono tenere delle aperture libere per il ricambio dell'aria, bisogna assicurarsi che a tutte queste aperture ci sia una fitta retina, perché i moscerini sono attratti dagli odori di vernici e solventi e si depositano dappertutto obbligandoti a rifare il lavoro.
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- Iscritto il: 18 gen 2010, 22:31
- Località: Italia
tutto interessantissimo e già fatto molte volte, ma non così accurato, per verniciare le carene nella moto..
io aggiungerei le carteggiate tra le diverse mani di fondo..se non si carteggia si rischia che lo strato sopra non attacchi e poi salti via
io aggiungerei le carteggiate tra le diverse mani di fondo..se non si carteggia si rischia che lo strato sopra non attacchi e poi salti via
-
- Supporter
- Messaggi: 3
- Iscritto il: 19 mar 2010, 14:42
Ciao a tutti io faccio il carrozziere e vi assicuro che la verniciatura è un passaggio molto comlicato della carrozzeria, non puo assolutamente essere fatto da mani inesperte, le variabili sono infinite la preparazione della macchina (stuccare,carteggiare isoloare tramite fondo acrilico) sono passaggi fondamentali, se fatti in maniera sbagliata avranno conseguenze disastrose. Tenete conto che quando si effetua la verniciatura la maggior parte delle volte la macchina sembra bella ma poi nel giro di qualche settimana potrebbero venir fuori una miriadi di problemi legati alla preparazione, lo stucco ad'esempio potrebbe ritornare fuori marcando la carrozzeria, potrebbe creparsi sfogliando la vernice il trasparente (lucido) potrebbe calare rendendo la macchina opaca. e se per esempio fate una colata??? cosa molto facile per persone inesperte sapreste toglierla? o ad asempio se dovete spruzzare un colore metallizato avete idea di come deve essere spruzzato onde evitare una macchina maculata?
Vi assicuro ci sono troppe variabili.
Anche io ero convinto prima di fare il carrozziere che fosse una cosa abbastanza semplice in realta non è cosi, il mio consiglio è non fate cose azzardate potreste pentirvi e se poi il lavoro non è venuto bene andata a spendere il doppio da un carrozziere proprio per mettere a posto i danni fatti
Cmq per qualsiasi domanda non esitate a chiedere...
Vi assicuro ci sono troppe variabili.
Anche io ero convinto prima di fare il carrozziere che fosse una cosa abbastanza semplice in realta non è cosi, il mio consiglio è non fate cose azzardate potreste pentirvi e se poi il lavoro non è venuto bene andata a spendere il doppio da un carrozziere proprio per mettere a posto i danni fatti
Cmq per qualsiasi domanda non esitate a chiedere...
- Jack il bello
- Site Admin
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- Iscritto il: 7 lug 2009, 2:51
- Località: Italia
ciao ste grazie mille per queste utili informazioni!!
se poi quando hai 5 minuti ti presenti nella sezione "io e la mia delsol" sarebbe cosa gradita
ciaooooooooooo
se poi quando hai 5 minuti ti presenti nella sezione "io e la mia delsol" sarebbe cosa gradita
ciaooooooooooo
Ciao Ste! Davvero, appena hai tempo presentati nella sezione "io e la mia del sol" al link:
https://www.delsol.it/forumdelsol/forum.asp?FORUM_ID=29
Naturalmente una volta fatto questo, dato che sei un carrozziere potresti anche presentare la tua attività nella sezione "Le nostre attività" così ne approfitteresti anche per pubblicizzarti!! Ecco il link:
https://www.delsol.it/forumdelsol/forum.asp?FORUM_ID=49
A presto!!!
https://www.delsol.it/forumdelsol/forum.asp?FORUM_ID=29
Naturalmente una volta fatto questo, dato che sei un carrozziere potresti anche presentare la tua attività nella sezione "Le nostre attività" così ne approfitteresti anche per pubblicizzarti!! Ecco il link:
https://www.delsol.it/forumdelsol/forum.asp?FORUM_ID=49
A presto!!!
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- Supporter
- Messaggi: 378
- Iscritto il: 14 ott 2009, 11:30
- Località: Italia
E sempre visto che sei un carrozziere magari puoi darci dei consigli per i piccoli lavori o riparazioni che possiamo fare a casa.